Carolina Ciuccio

Carolina Ciuccio (Napoli, 1984) si diploma nel 2008 all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Qui frequenta il laboratorio quartapittura, coordinato da Sgambati e Iandolo, dove inizia una sperimentazione con differenti linguaggi - tra cui la performance, il video e l'installazione - finalizzata alla ricerca delle potenzialità comunicative ed espressive dei fenomeni collettivi. Da quell’esperienza nasce il collettivo Afterfour con cui espone alla Galleria Lia Rumma di Napoli nel 2004, alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo (Napoli, 2004), e al Festival Arborescence (Aix en Provence, 2006).

L’esperienza dell’artista continua con il duo 2/4our (Carolina Ciuccio & Sofia Scarano) che tra il 2008 e il 2010 realizza a Napoli alcune opere site specific, ispirate alle condizioni sociali ed ambientali della città in quegli anni, come Zhong Guo - video su l’area est di Napoli, presentato al Museo Madre (Napoli, 2008) – e unTITLED/GarbageShow - video sul tema/problema dei rifiuti (Milano e Napoli, 2008). Il duo partecipa con due opere pubbliche temporanee - Uccelli volano oltre… e Ready made - a LUMIN_ARIAedizionezero e LUMIN_ARIA 01, (Napoli, 2008-2010).

Parallelamente alle esperienze in collaborazione, si sviluppa la sua ricerca individuale. Interessata ad analizzare svariati aspetti dell’esistenza, indaga sulle relazioni tra lo spazio individuale e quello collettivo con particolare attenzione agli aspetti culturali e identitari dei popoli, che racconta in varie forme, lavorando sia con il (proprio) corpo che con il segno e utilizzando diversi media, dalla fotografia, al video, dalla materia, al suono.

Nel 2011 presenta il progetto Black Hole in collaborazione con Monteoliveto Gallery. Dal 2012 al 2013 lavora al progetto Stratificazioni di cui la scultura Bella’Mbriana è vincitrice del 1° premio Chiaja in Arte (Napoli 2015). Ha esposto per la collettiva “Smarginatura” (Napoli 2015), presso il Museo MACRO di Roma (Marzo 2016), le Case Romane del Celio (Roma, 2017), il Museo Hermann Nitsch (Napoli, 2017) e presso Jonas Trento (Trento 2019).

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