Lucia Cannone
PASSAGGI SINTETICI
La mostra ideata appositamente per gli spazi della galleria è caratterizzata da installazioni e da alcune stampe fotografiche.
dice l'artista:
"Credendo di dover esplorare e dare voce ad uno spazio vuoto mi sono piacevolmente trovata a cercare dei percorsi tra gli spazi lasciati liberi da coloro che in questo luogo si sono avvicendati e che qui continuano a vivere. Passaggi che hanno dato voce al silenzio e forma al vuoto, un vuoto apparente con il quale interagire".
Due Installazioni di grandi dimensioni dal titolo "Arresta il Sistema" e "Riavvia il Sistema" sono collocate al centro della galleria.
"Questa epoca storica è connotata da una forte alterazione della dimensione spazio-tempo. Presente e futuro sono adesso, siamo in più posti nello stesso momento, quello che succede in questo istante è già noto a migliaia di chilometri prima ancora che l'evento abbia avuto la possibilità di concludersi e di sprigionare la sua energia. Tutte le energie inespresse formano così una nube cosmica che ci avvolge e siamo come elettroni che fluttuano sospesi entrando a far parte di orbite che non conosciamo e dalle quali non riusciamo a sfuggire, il principio di indeterminazione che ci regola rende vano il tentativo di individuazione della nostra posizione come fossimo particelle elementari. Ho immaginato di respingere il rapido fluire della realtà attraverso i mezzi che collegano reale e virtuale, quello che siamo e quello che vorremmo essere, impacchettando gli oggetti della quotidianità che divenuti estensioni del corpo vengono privati delle loro funzioni vitali. La reazione alla realtà svuotata delle certezze quotidiane: ci sconvolge, ci urta, ci infastidisce e destabilizza Una forza impetuosa e violenta ci spinge a fuggire lontano. L'istante infinitesimo successivo all’urto carico dell’energia del cambiamento genera una forza propulsiva. Come un proiettile il corpo attraversa lo spazio quotidiano, gli oggetti che incontra sulla sua traiettoria, partendo per un viaggio al centro della terra alla ricerca di una nuova dimensione spazio-temporale, verso la costruzione di un nuovo modello mentale che aprendosi a nuove forme, ribalta le regole e spinge a rimettersi in gioco".
Le Opere presentate sono quindi la narrazione di questo tempo: vissuto, percepito ed il sogno di una ipotetica evoluzione di oggi o di domani. Sono le tracce del passaggio di persone e oggetti della quotidianità, che continuano a parlare di noi anche quando sono trascorsi e non ci appartengono più.
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